Per molti, la questione Bodybuilding vs Men’s Physique non si dovrebbe nemmeno porre: per molti solo un tipo di atleta è degno di salire su un palco (il primo), mentre gli altri dovrebbero solo stare sotto a guardare. Ma è davvero così? Il divario tra le due categorie è così abissale? Vediamolo con Marco Ansaloni che ha calcato entrambi i palchi.
“Continuare a percorrere una strada nella quale ci riteniamo esperti, porta spesso a un successo appagante.Ma la gioia della vita sta anche nello scoprire la meraviglia celata da ciò che non si conosce, pervasi da quell’attrazione magica che proviamo davanti alla possibilità di evolvere.”


Ciao,
è con questa premessa che vuole essere anche uno spunto di riflessione, che voglio iniziare l’ articolo.
Men’s Physique: atleti che stanno uno scalino sotto alla scala evoluzionistica, Bodybuilder mancati, non ancora “arrivati”, dalle gambe troppo secche, che non vogliono tirarsi troppo. I Men’s Physique sono visti quindi come non meritevoli di molta considerazione, perché, oltre a non essere ancora formati, vengono spesso additati, quasi con scherno, di non avere sufficiente determinazione o voglia di soffrire.
Se il perno sul quale far ruotare le opinioni fosse: il volume, la vascolarizzazione o il tiraggio, in pratica il solo risultato finale, si potrebbe anche tacere subito e finire il ragionamento concludendo che: Men’s Physique sono i “girini” e se l’ evoluzione sarà dalla loro parte, diventeranno delle belle “rane”-Bodybuilder dalle cosce performanti e dal torace prorompente.
Peccato però, che al tavolo della discussione non abbiamo Darwin, quindi smettiamola di filosofeggiare sulla questione evoluzionistica in termini di naturale e auspicabile sequenzialità.
Le categorie ci sono, ognuno a modo suo si fa il c..lo, e probabilmente esiste anche il caso, dove un atleta per affrontare la sua prima gara da Men’s Physique, si ammazza di fatica negli allenamenti sopra ogni soglia immaginabile per lui fino a quel momento e patisce le pene dell’ inferno per stare a dieta, anche di più rispetto a un Bodybuilder più navigato.
Questo potrebbe avvenire per il semplice fatto che la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale nella percezione e nella sopportazione del carico di lavoro, poiché spesso l’inaspettato colpisce più duramente dell’ “aspettato”.
Quindi un altro punto di osservazione, potrebbe essere non tanto, quale tipo di preparazione è più o meno dura, ma lo stato psicofisico nel quale si trova il soggetto in quel momento della sua vita.
Oggettivamente, la preparazione da bodybuilder è più pesante?
Si vero! Ma qui di oggettivo non c’è nulla … perché il lavoro è sulla persona, su un soggetto, quindi è proprio tutto SOGGETTIVO!
Diamo il merito al lavoro di ognuno, ogni percorso è onorevole e meritevole di lode quando alla base ci sono impegno e dedizione.
Ora fatta questa premessa, placate gli animi e solo adesso “oggettivamente” parliamo di differenze reali. Io ci sono passato e vi racconto la mia esperienza.
Negli ultimi tre anni ho fatto gare Men’s Physique, non ho fatto nemmeno così schifo negli over 40: 1° in più selezioni, 1 titolo italiano, 1 titolo europeo, 4° posto su 8 al Natural Olympia di Las Vegas nel 2021 e nel 2023 4° posto su 10 agli ultimi mondiali di Manchester .
Quest’anno ho provato anche il passaggio alla categoria Bodybuilding, mi sono difeso, sul palco ci sono stato senza sfigurare; la strada è ancora lunga e soprattutto le differenze nella preparazione si sono sentite… Ma andiamo con ordine.
Sostenibilità della preparazione… facciamo un ripasso di questo concetto
“Sostenibile” non vuol dire facile! Non vuol dire nemmeno che il corpo non va sotto stress! Né tantomeno è sinonimo di “sistema di allenamento o alimentazione che si può protrarre per lungo tempo senza variazioni”!
NO, SOSTENIBILE NON E’ QUESTO.
L’ unica cosa per la quale si può definire una preparazione sostenibile è il fatto che l’ atleta:
- NON MUORE
- NON SI AMMALA
- FINITO IL PERIODO DI GARE RIMANE SANO SENZA PORTARSI DIETRO EFFETTI COLLATERALI PSICO-FISICI
Ecco questo per me è il concetto di sostenibilità, ma nel periodo intensivo della preparazione non mi si venga a dire che quanto andrò ad elencare fatti e sensazioni, quella condizione si potrebbe protrarre per più di qualche mese.
Prendo in esame solo il periodo più duro, quello di “Cut” precedente alla gara, che per quanto mi riguarda dura circa sempre 6 mesi.
Mi son preso la licenza, di trattare in questa prima parte, alcuni aspetti con ironia, non per denigrare una categoria piuttosto che l’altra o banalizzare un lavoro durissimo, che richiede impegno e sacrifici, ma perché credo fermamente che il ridere di sé , o meglio il non prendersi troppo sul serio (che non vuol dire non fare le cose seriamente) sia la chiave di lettura migliore, per addetti ai lavori e non, per accedere a quella giusta introspezione che potrà accomunarci su esperienze e sensazioni condivisibili.
Men’s Physique VS Bodybuilding Differenze sostanziali nel periodo pre gara (6 mesi)
Men’s Physique | Bodybuilding | |
ALIMENTAZIONE | Si fa la fame Gli sgarri si riducono a zero Le voglie iniziano a farsi persistentiIl concetto di fame assume connotati quotidiani diurni e notturni. | Si fa la fame, ma di più Gli sgarri si riducono a zeroLe voglie iniziano a farsi persistentiIl concetto di fame assume connotati quotidiani diurni e notturni Può capitare, che inaspettatamente il corpo si rifiuti di seguire la mente, e anche se si è “macchine da guerra”, a un certo punto la ribellione interiore tra sopravvivenza e voglia di attenersi al programma, vada a favorire la prima a sfavore della seconda, facendo correre il rischio di recuperare le riserve di grasso e ingurgitare 1500 Kcal in 7 sec, sotto forma di abbinamenti improbabili come olive con la nutella, biscotti avvolti nel prosciutto crudo o qualche cucchiaio di burro di arachidi con sale grosso, rosmarino e limone. |
ALLENAMENTO | I Men’s Physique si ammazzano di faticaIn prossimità della gara, intelligentemente un po’ le gambe vengono risparmiate per incentivare l’ Upper La fatica si sente e portare a termine l’ allenamento diventa dura. Badano nel frattempo anche a non stravolgersi completamente per arrivare sul palco sorridendo senza ridursi a digrignare i denti. | I Bodybuilder si ammazzano di faticaIn prossimità della gara non risparmiano niente e stupidamente, (perché se fossero intelligenti scapperebbero dalla sala pesi che sta diventando sempre più la stanza delle torture) incentivano tutto! L’ unica cosa della quale non si curano a differenza dei MP, sono i capelli e la barba, anche perché se vanno sul palco e sembrano un parente di Freddy Krueger alla giuria non importa, basta che stanno svenati, grossi e con il cubo di Rubik disegnato sulle chiappe. |
VITA SOCIALE | I Men’s Physique sono i fighi per eccellenza, devono limitare la propria vita sociale e per un po’ smettono di frequentare spiagge, piscine, discoteche e passerelle di moda. Riescono a rinunciare a tutto questo perché sono ligi al programma e sono Atleti con la A maiuscola, anche perché altrimenti sul palco non ci arriverebbero, sono consapevoli che tale limitazione avrà tempi brevi e che presto (appena dopo le gare) potranno addirittura sfoggiare un fisico ancora più statuario e abbagliare i “plebei”. | I Bodybuilder sono molto fighi, in qualche modo ancora di più dei Men’s Physique perché in spiaggia potrebbero sfoggiare quadricipiti da cavallo e hanno glutei che godono ormai di vita propria. Non sono loro a scansare la vita sociale, ma è la vita sociale che scansa loro. Nessuno vuole infatti avere intorno un incrocio tra un Grizzly depilato in modalità caccia e una iena che passa dalla narcolessia all’ esaurimento nervoso. Il Bodybuilder in estremo cut non pensa se e come tornerà a una vita sociale, è già contento al pensiero di tornare ad avere la mente lucida per percepire il mondo circostante non sotto forma di sistema binario: on/off |
VITA LAVORATIVA | La vita lavorativa diventa dura in preparazione, gestire i tempi, i pasti, gli allenamenti Si fa fatica a rimanere lucidi e a far girare il cervello come al solito per risolvere i problemi La mancanza di calorie si fa sentire , gli incontri con i clienti sono più pesanti e viene richiesto di attingere energie dal fondo del barile. | La vita lavorativa diventa dura in preparazione, gestire i tempi, i pasti, gli allenamentiSi fa fatica a rimanere lucidi e a far girare il cervello come al solito per risolvere i problemi. La mancanza di calorie si fa sentire ma atterra ancora di più, tira degli schiaffoni nemmeno fosse uno stacco da 200kg Gli incontri con i clienti a volte sono imbarazzanti, ci si deve sedere e chiedere scusa se ci si spegne come una candela che non ha più cera, per fortuna il più delle volte il cliente, che ti vede scheletrico in volto, ma con le vene come tubi sulle braccia e con le striature anche sui lobi delle orecchie, diventa comprensivo e tende addirittura a consolarti e incitarti nel perseguire la meta. Gli episodi nei quali ci si sente pesanti e stanchi costellano la maggior parte della giornata e viene richiesto al corpo di attingere energie dal fondo di un barile, che purtroppo è già stato raschiato, bucato e rivoltato, quindi non resta che resistere con l’unica consolazione che anche se si è sottoterra non si sta morendo. |
VITA SESSUALE | La vita sessuale è un aspetto importantissimo per l’ essere umano, donna o uomo che sia. Credo che per entrambe le preparazioni sia molto soggettivo, come dicevo in premessa, dipende molto dal livello di stress percepito. Per quanto mi riguarda, spesso la miglior condizione fisica, l’aspetto da urlo che si va via conquistando e la spinta adrenergica causata dal poco cibo (che innesca la modalità “Predator”) porta a una voglia sessuale non minore di altri periodi. Anzi, a volte, a livello mentale, la supera. Peccato che spesso ci si infervora all’idea di una bella sc…ta, ma poi il solo pensiero di mettersi a fare “fatica” prevale e inibisce anche il lato da mandrillo infuocato che è in noi. Ok ci sono altre soluzioni per non fare troppa fatica (non addentriamoci in particolari),comunque è un fatto che a livello ormonale, con riserve di grasso al mimino storico, con la fame sempre presente, il tutto accomunato dalla fatica degli allenamenti, la priorità del corpo umano non è nell’immediato la procreazione, ma la sopravvivenza. | |
SONNO | Il sonno è e rimane fondamentale per un atleta.In questa fase a volte è disturbato da sveglie notturne per andare in bagno (si beve molta acqua) e dalla fame (si va a letto spesso con la voglia di mangiarsi un bue e se ci si sveglia di notte; riaddormentarsi con i brontolii nella pancia è dura). | Nella preparazione di un Bodybuilder, non cambia molto, se non per il fatto che potete amplificare le sensazioni della colonna di sx in maniera esponenziale. |
UMORE | Sia per i Men’s Physique che per i Bodybuilder questo è un aspetto interessante, da non sottovalutare, perché può inficiare un buon programma di allenamento. Siamo fatti di chimica: cibo e fatica incidono al di là dei buoni propositi sui livelli ormonali di serotonina e dopamina. La percezione della realtà, che è SOGGETTIVA, rischia di prendere connotati grigiastri e ci sono volte nelle quali il pessimismo va di pari passo l’autocritica verso se stessi o la voglia di allenarsi raggiungono livelli critici. |
Ora cerchiamo di essere un po’ più tecnici e parlo per la mia esperienza.
Diversità di allenamento tra Men’s Physique e Bodybuilding
Sostanzialmente nella prima fase dell’anno per entrambe le preparazioni il lavoro sulla forza è stato presente; anche da Men’s Physique non ho mai trascurato il lavoro sul Lower.
Puntando ad una gara di Bodybuilding però, nella fase a ridosso della competizione, rispetto agli altri anni, le gambe non hanno ceduto volume di lavoro ad altri distretti muscolari.
Per quanto mi riguarda questo si è trasformato in sedute più lunghe, molto estenuanti, con paramenti di densità totalmente differenti dalle preparazioni MP.
Il fattore età forse ha anche contribuito al dilatarsi dei tempi di recupero, indispensabili da una parte, ma compromettenti per concentrazione e resistenza nel portare a termine l’ allenamento.
Un insegnamento da portare a casa?
La preparazione è stata fatta in ottica Bodybuilding, ma all’ ultimo, con Riccardo abbiamo deciso comunque di rifare anche la gara Men’s Physique, con i canoni odierni, sicuramente il maggior tiraggio ha premiato, quest’anno ero molto più grosso e definito delle gare precedenti (ok sempre secco, ma meno di prima), consideriamo anche un’ anno e mezzo di pausa dall’ ultima gara, una maturità di allenamento che è andata via via crescendo anche dopo i 45 anni, fatto sta che, la maggior sofferenza sentita, ha premiato anche sul palco Men’s Physique.
Alimentazione: bodybuilding VS Men’s Physique
A dicembre 2022 ho raggiunto gli 89 kg, un bel peso per uno che in gara va a poco più di 76, il mio cut per le gare di giugno è iniziato a gennaio 2023.
A dir la verità, si volevano fare gare anche a maggio ma non ero pronto, e l’intelligenza di non incaponirsi e guardare il proprio corpo obiettivamente rispettando anche la fisiologia, è stata indispensabile.
Lo dico per tutti quelli che si pongono come obiettivo una certa data per fare la gara, va bene programmare tutto, ma il corpo umano è una macchina sotto certi aspetti ancora indecifrabile che risente di tantissimi fattori non tutti prevedibili, fare i conti va bene, ma poi la realtà può essere un’altra.
Le kcal comunque, sono state molto più basse delle preparazioni Men’s Physique, basti pensare che in fase cut tendenzialmente tenevo nelle ultime 8 settimane 2000Kcal nelle giornate OFF e 2300 nelle giornate ON, mentre nell’ ultima preparazione Men’s Physique per il mister Olimpya di Las vegas novembre 2021) a settembre 2021 ero ancora a 4 giornate con 2.650 kcal, 2 con 2.200Kcal e 1 con 2.500Kcal.
La differenza s’è sentita tutta: quest’anno ci sono stati dei momenti nei quali mi spegnevo letteralmente, non era più questione di sentir sempre fame o essere stanchi, ma arrivavano delle batoste tali da doversi fermare e interrompere quello che stavo facendo.
Un timing sbagliato? Fregato! Non c’erano margini di errore
Una merenda posticipata? Da far fatica a stare in piedi!
A volte addirittura malesseri quali: mal di stomaco o mal di testa, all’inizio non riconducibili da me immediatamente alle poche calorie, venivano risolti “semplicemente” mangiando.
Diversità di Posing nel Bodybuilding e nel Men’s Physique
Il Posing…questo fantastico mondo!
Sono sempre stato una capra nel Posing, negli anni quello da Men’s Physique l’ho fatto più mio, ma quest’anno ritrovarsi di nuovo in pose di Bodybuilding mai provate prima, mi ha ricondotto alle sensazioni dei primi tempi, quando mi sentivo duro come un legno, inappropriato nelle movenze e pieno di dolori tendinei, articolari e muscolari nel tenere certe posizioni.
Ovviamente nel Bodybuilding devi riuscire a controllare e contrarre a comando la muscolatura, avere padronanza di ogni fibra dall’alluce all’indice, e non sono state da poco le difficoltà nel gestire questo aspetto.
Nel Men’s Physique le gambe te le puoi anche scordare, da questo deriva anche meno fatica nello sforzo dal momento che si evita la contrazione di muscoli potenti come quelli degli altri inferiori.
In conclusione:
Il Posing nel Bodybuilding, rispetto a quello da Men’s Physique, ti “ammazza”, necessita di più fatica, più controllo e più tenuta, ecco forse l’ unico difficoltà che ha un Men’s Physique sul palco a differenza di un Bodybuilder, è che deve essere bello e sorridere.
Quando si sceglie la categoria Bodybuilding e perché
“… la gioia della vita sta anche nello scoprire la meraviglia celata da ciò che non si conosce, pervasi da quell’attrazione magica che proviamo davanti alla possibilità di evolvere. “
Vi ricordate questa frase che ho scritto all’inizio?
Per me questo è il senso della sfida, ciò che mi ha portato a scegliere un nuovo percorso. Le gare da Men’s Physique sono bellissime, mi ci sento sicuro, forse sono anche valutato meglio, ma la spinta verso qualcosa di nuovo è sempre molto forte.
Ma non ci si può improvvisare!
Con coscienza io e il Coach ci siamo detti che potevo avere abbastanza volumi nel lower per pensare ad approcciarmi a una gara di Bodybuilding…
Senza pretese ci siamo tuffati in un mare enorme, consapevoli di saper nuotare, ma realisti, sapendo che saremo stati pesciolini.
Il risultato nella mia prima gara di bodybuilding ?
Nella mia categoria over 40 ci son stato bene, nella categoria open sotto gli 80Kg invece ho preso ”tante botte”: Tirato, sì, ma con delle carenze, soprattutto su gambe e glutei.
Del resto negli anni di preparazione da Men’s Physique le ho allenate , ma non tartassate come richiesto in una preparazione Bodybuilding.
Volumi? In generale volumi non eccessivi, insomma si vedeva che il confine nella categoria Bodybuilding lo avevo appena valicato, ma questo non è un problema tanto ho solo 49 anni, ne ho ancora di tempo.
In conclusione,i l messaggio vuol essere chiaro:
Ambite ad ogni sogno, ma con coscienza avvicinatevi alla sua realizzazione.
Marco Ansaloni
Classe 1974, appassionato di sport da quando avevo 8 anni, ho continuato e dagli anni 90 mi sono dedicato al bodybuilding.
Nel mio percorso il titolo di Campione italiano NBFI cat Men’s Physique over 40, Campione europeo INBA cat Man physique over 40 e pro card PNBA
Nel 2022 ho pubblicato il libro intitolato “Zen Bodybuilding”, che presenta la mia visione su questo sport, Inteso come mezzo per “essere qualcosa in più” e non banalizzato dalla concezione del semplice “fare qualcosa in più ”.
“Si può conoscere tutto sul Bodybuilding, ma se non si conosce chi lo pratica, non si può trovare nessuna strategia vincente”
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