Se vuoi diventare uno dei tanti che lavora nel fitness, allora abbandona pure questo articolo, perché non fa per te; se invece vuoi fare del fitness il tuo lavoro e vuoi capire come diventare un personal trainer di successo, ti consiglio di continuare a leggere.
Cosa vuol dire professionista?

Ci tengo a soffermarmi un attimo su questo termine perché voglio partire subito con il piede giusto e farti capire l’importanza di ambire ad essere eccellente in quello che fai, per ottenere il successo che vai cercando.
Se cerchiamo PROFESSIONISTA nel dizionario, le definizioni che troviamo ci danno già un’indicazione chiara su come possiamo interpretare il lavoro del Personal Trainer Professionista.
- Prima definizione “chiunque esercita una professione liberale in modo indipendente, senza rapporto di subordinazione nei confronti dello stato o di un datore di lavoro.”
- La seconda definizione ci porta a qualche riflessione in più e suggerisce che, per appartenere alla cerchia dei professionisti, non basta avere una P.IVA e vivere del lavoro che si fa, ma concede solo a , “chi svolge la propria attività lavorativa, qualunque essa sia, con particolare abilità e competenza” il diritto di fregiarsi di tale titolo.
Vuoi essere un professionista o ti basta la P.IVA?
Dobbiamo convenire, che aprire una P.IVA non richiede certo particolari abilità, soprattutto nel nostro lavoro dove non c’è ancora nessun obbligo di iscrizione ad un albo o la necessità di aver fatto un percorso formativo uniformato prima di poter esercitare la professione .
Questo non è certo un vantaggio per la categoria dei Personal Trainer.
Quella che potrebbe sembrare un’agevolazione e una ghiotta occasione per intraprendere un lavoro senza troppi vincoli formativi porta in realtà tanta confusione:
- nei clienti, perché non sanno mai bene a chi affidarsi e il più delle volte il passaparola diventa il miglior curriculum sul quale basarsi.
- tra i colleghi, perché le diatribe su quale sia la formazione migliore, spaziano tra da dare troppo valore alla sola esperienza o percepire come “conditio sine qua non” la necessità di avere mille attestati prima di provare a far alzare mezzo manubrio a qualcuno.
La verità sta nel mezzo, ma in questo vastissimo mare per non affondare o prendere direzioni sbagliate la prima domanda da farsi è proprio questa:
Come diventare Personal Trainer? Quale Formazione scegliere?

Laurea in scienze motorie?
Vantaggi: conoscenza di base approfondita per lavorare con il corpo umano e possibilità di ampliare la propria conoscenza in percorsi specifici a carattere universitario.
Svantaggi: formazione lunga e dispendiosa, che pur “facendo curriculum” il più delle volte è troppo generica e non dà le adeguate competenze per spiccare, in un lavoro dove emergere tra i molti diventa indispensabile per riuscire a fare fatturato.
In pratica:
HO UNA CASSETTA PIENA DI ATTREZZI GENERICI E TANTE COMPETENZE, MA NON SONO ABBASTANZA PER FARE UN LAVORO SPECIALE.
Corsi di formazione BASE di qualche weekend in formula online/dal vivo/ibrido
Vantaggi: facilità di ingresso, impegno temporale ed economico limitato, contenuti mirati e fruibili immediatamente per iniziare a lavorare.
Svantaggi: Se il corso è troppo base manca di sostanza e non fornisce “il collante” necessario per riuscire ad unire le informazioni apprese. In questo modo si rischia di usare quanto imparato come l’unico metodo da usare con tutti senza capacità di discernimento.
Il rischio di essere mediocri per molti e speciali per pochi è altissimo.
In pratica:
HO UNA CASSETTA CON UN PAIO DI ATTREZZI UN PO’ PIU’ SPECIFICI MA SO USARE SOLO QUELLI E PER ALCUNI LAVORI
Corsi di formazione AVANZATI in formula online/dal vivo/ibrido con un monte ore elevato
Vantaggi: il più delle volte un test di ingresso screma la partecipazione al gruppo facendoti trovare in un team di colleghi di buon livello. La formazione è specifica ma essendo supportata da basi precedentemente apprese nelle formazioni precedenti, gli approfondimenti risultano contestualizzati a seconda delle esigenze dei vari casi che possiamo trovare in palestra. In sostanza, si apprendono metodi e non solo strumenti e informazioni.
Svantaggi: tempo e denaro possono incidere parecchio sulle risorse personali e il dubbio su quale corso scegliere (essendo proposti da privati) aumenta.
In pratica:
HO UNA CASSETTA CON ATTREZZI SPECIALI E SO COME USARLI A SECONDA DELLE ESIGENZE DI CHI HO DAVANTI
Esperienza sul campo “La Gavetta”
Vantaggi: è parte fondamentale della formazione. Senza questa ogni cosa imparata dai percorsi precedenti non può essere assimilata, valutata, incarnata, confutata e resa propria.
Svantaggi: se la gavetta è fatta senza cognizione di causa e in un ambiente obsoleto senza guide aggiornate, il rischio di imparare tanto ma con visione limitata è enorme.
HO UNA CASSETTA CON DEGLI ATTREZZI, SO USARLI BENISSIMO MA NON SO VALUTARE SE SONO VECCHI E LOGORI.
Alla luce di quanto messo in evidenza, quale percorso preferire per diventare personal trainer?
La scelta può essere solo tua, ma considera attentamente:
– le tue risorse in termini di tempo, denaro, cultura
– il target delle persone con le quali vuoi lavorare
– l’ambiente dove vorresti lavorare e i requisiti che ti vengono richiesti
Diventare personal trainer: DOVE esercitare

Riprendendo l’ultimo punto, hai scelto di diventare un Personal Trainer e ovviamente viene da sé la domanda “dove lavorare?”
Le scelte oramai sono molte:
- In uno studio personal
- In un centro fitness
- A casa delle persone
- Online
- Outdoor sfruttando luoghi pubblici
Anche in questo caso una scelta giusta non c’è.
Sei tu che devi scegliere quello che è meglio per TE.
Il mio consiglio è di valutare e considerare attentamente quali possono essere le tue spiccate qualità per emergere in un dato contesto. Emergere, come vedremo tra poco, è fondamentale e il dove svolgerai la tua attività di Personal Trainer, in questo, svolge un ruolo non indifferente.
Solo dopo questa introspezione conoscitiva di te stesso potrai decidere e da lì formulare pensieri, idee e creare i supporti per crescere nell’ambiente che preferisci.
Diventare Personal Trainer: piazzarsi sul mercato

Bene, hai scelto l’ambiente in cui ti piacerebbe operare come personal trainer, ma adesso come proporti sul mercato e creare il tuo giro di clientela?
A me piace pensare in modo costruttivo…nel vero senso della parola. Quindi, come una volta, quando si costruiva una casa e si ragionava in che posto mettere il camino (elemento imprescindibile per vivere bene), si pensava prima a quello e poi si realizzavano intorno mura, finestre, spazi e impianti.
Questo devi fare tu, se il tuo centro focale vuole essere l’espressione delle tue attitudini e l’ambiente che può promuoverle al meglio diventa il luogo dove manifestarle, ecco che il passo immediatamente successivo è come portare il tutto al successo, come piazzarsi sul mercato, spiccare tra i molti e farsi vedere.
Facciamo un esempio.
Se la tua forte empatia ti porta a privilegiare i rapporti con le persone e a vedere nei pesi un mezzo per esprimere ciò che hai da dare, è quello il tuo camino, il tuo focolare attorno a cui costruire la tua “casa”.
Poco importa se i corsi online o il pilates vanno tanto di moda; ti si addicono poco e non potrai eccellere! Più probabile, se sei così, che nelle tue corde ci sia un lavoro in un bel centro fitness o in uno studio personal…
Diventare un Personal Trainer (professionista) di successo

Scartare attività a te poco congeniali però non basterà comunque per non finire nel pantano della moltitudine dei Personal Trainer comuni o degli innumerevoli studi personal e devi fare una cosa :
devi creare il bisogno di te e la professionalità che hai da offrire.
Le persone devono volere te, non il PT di fianco o lo studio a 200m da te. Tu devi essere visto dai potenziali clienti e distinguerti ai loro occhi per le tue unicità facendo in modo che le ritengano indispensabili per loro. 94c01f
Devi iniziare a risvegliare nei futuri clienti specifici bisogni, che erano addormentati, latenti, inespressi o che nemmeno per loro erano così chiari e non pensavano di avere.
E se le tue attitudini corrispondono in linea di massima a chi c’è già sul mercato, semplicemente dai la tua nota di colore particolare a ciò che fai, perché anche se non ci credi, tu sei unico e come te non c’è nessuno e attirerai le persone in linea con la tua mentalità!
Di nuovo il punto focale è conoscere bene te stesso, i tuoi “cavalli di battaglia” e farli vedere.
Non si tratta infatti di cercare di fare per forza cose diverse dagli altri, ma piuttosto, di fare diversamente le stesse cose. Trova il tuo QUID e sviluppalo, diventerà l’esatto motivo per cui i clienti sceglieranno te e non la concorrenza.
Facciamo degli esempi.
La tua nicchia è il bodybuilding? Ok fallo! Ma conferisci al tuo approccio, alla tua professione qualcosa di unicamente tuo e fallo al meglio. Altrimenti sarai uno dei tanti.
- Sei forte nell’ascolto? Spingi sul rapporto umano e l’empatia.
- Sei un esperto della tecnica? Spiega, approfondisci, insegna nel dettaglio motivando una scelta di esercizio piuttosto che un’altra.
- Ami l’estetica e la qualità? Costruisci lo studio personal più fashion che esista in città, che si distingua per la cura e i dettagli
- Sei forte nel creare partnership, sei un buon leader con uno spiccato senso commerciale? Puoi aprire uno studio associato con professionisti al tuo servizio che svolgano attività altamente specializzate anche se tu ci capisci poco di quello che fanno.
Individuata quella che nel gergo del marketing si chiama Unique Value Proposition, non ti rimane che comunicare al mondo che ci sei e che fai dannatamente bene il tuo lavoro.
Come trovare clienti e farsi conoscere

Devi divulgare la tua immagine e farti conoscere e, al giorno d’oggi, le opportunità ed i canali per farlo, anche a costo quasi zero, sono molteplici. Talmente tanti, che potresti perderti e scegliere mezzi inadeguati per il tuo scopo professionale.
Quindi ti consiglio innanzitutto di pensare al target ideale di clientela che vorresti e cui potrebbe interessare il tuo servizio.
- I social sono di gran moda vero. Sono un ottimo strumento per farsi conoscere da una clientela abbastanza giovane soprattutto se lavori online o fai consulenza a distanza.
- Pubblicità locali, volantinaggio, manifesti, etc. vanno bene, ma non sempre. Sono indicati per sollecitare i possibili clienti vicino a te e chi non è molto avvezzo all tecnologia. Proprio perché richiedono un investimento economico a monte, assicurati che veicolino un messaggio efficace e siano posizionati in luoghi strategici alla tua clientela target.
- Il passaparola funziona ancora oggi e funzionerà sempre. Puoi quindi pensare di offrire a chi è già tuo cliente la possibilità di avere un benefit qualora riesca a portare un suo amico o conoscente da te.
- Ultimo, ma non da scartare, rivolgiti a un esperto marketing che riesca ad analizzare punto per punto la tua attività e indicarti le strategie migliori: non si può essere esperti di tutto ma non per questo si deve rinunciare ad avere un progetto, anzi, farsi aiutare può aiutarti a realizzarlo con successo!
Aprire uno studio PT

Creare un tuo studio può essere una delle esperienze più entusiasmanti della tua vita. Io l’ho fatto e mi permetto di elencarti in modo sintetico alcuni suggerimenti che a me sono tornati davvero utili.
- Pensa ovviamente, innanzitutto al servizio che vuoi dare. In fase preventiva anche appoggiarsi a un consulente marketing per capire che spazi creare a seconda delle attività che vuoi promuovere, può essere una bella idea.
- Trovato il posto, assicurati di essere in regola con i permessi. Il personal trainer può esercitare la sua attività anche in un appartamento, in un garage o in un ufficio. I clienti pagano i tuoi servizi e non l’abbonamento a un club, quindi i requisiti che deve avere il tuo studio non devono rispondere necessariamente a quelli di una palestra pubblica.
- I permessi vanno chiesti prima nel Comune di appartenenza, ma devi conoscere anche i regolamenti del condominio o dello stabilimento. È buona norma quindi interpellare anche l’amministratore del condominio, nel caso, per evitare a posteriori spiacevoli inconvenienti.
- Spendere un po’ di risorse nell’arredo dello studio e non solo nell’attrezzatura è importante, ricordati che l’effetto WOW fa si che il cliente ne sia affascinato ed invogliato a frequentare un ambiente che lo qualifichi.
Spero di averti dato una guida utile per diventare un personal trainer di successo, mi auguro che tu possa prendere alcuni spunti di riflessione per la tua attività presente o futura!
A presto e buon lavoro!
Marco Ansaloni
Chi sono
Classe 1974, appassionato di sport da quando avevo 8 anni e non ho mai smesso.
Dagli anni 90 mi sono dedicato al bodybuilding.
Nel mio percorso ho ottenuto il titolo di Campione italiano NBFI cat Man physique over 40, Campione europeo INBA cat Man physique over 40 e pro card PNBA.
Nel 2022 ho pubblicato il libro intitolato “Zen Bodybuilding”, che presenta la mia visione su questo sport, inteso come mezzo per “essere qualcosa in più” e non banalizzato dalla concezione del semplice “fare qualcosa in più ”.
“Si può conoscere tutto sul Bodybuilding, ma se non si conosce chi lo pratica, non si può trovare nessuna strategia vincente”
Mi trovi qui:
marcoansaloni@live.it
348/3555150
Via Brennero 81/a 39040 Varna (Bz) c/o GarageTrainingVarna
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