La persona mangia 1000 e ha un TDEE da 2700, quindi devi fare una reverse.
Giusto?
SBAGLIATO.
E se la persona non riesce ad essere precisa con il programma?
E se la persona ha attacchi bulimici?
E se la persona ha sensi di colpa dopo essersi abbuffata?
E se dopo i sensi di colpa compensa smettendo di mangiare?
E se la persona non ti dice nulla?
Tu che fai?
La molli perchè NON E’ MOTIVATA.
Niente di più sbagliato.
Il mio defunto padre mi diceva sempre una cosa in dialetto lodigiano che voleva dire questo:
“Con i clienti buoni sono capaci tutti di lavorare. E’ con i clienti meno buoni che vedi chi è il più bravo.”
Il PT può benissimo uccidere la motivazione trattando la persona come un foglio di excel.
Calcoli su calcoli, schede sofisticate (copia/incolla) circuiti e ciclizzazioni degne di Einstein e poi non ti accorgi che davanti a te c’è una persona che ha attacchi bulimici continui.
Non ti accorgi che davanti a te hai un uomo che si alza la notte a svuotare il frigo.
Quindi dove sta la specializzazione?
In quello che è in grado di organizzare un lavoro inutile
oppure in quell’altro che è in grado di ascoltare ed essere efficace?