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COSTRUZIONE FISICA: COME MI COMPORTO IO E COSA FACCIO PER ESSERE D’ESEMPIO.

Marco Ferraiuolo

Ricordo i tempi dell’università.

Lezione di neurologia:

Legge del “ TUTTO O NULLA “

o uno stimolo è tale da raggiungere il livello di soglia o non darà luogo ad alcun impulso.

È incredibile come questo concetto possa essere applicato a molti contesti della vita.

In particolare nel nostro affascinate mondo di cultura fisica Natural con la “ N “ maiuscola.

È affascinante come il tessuto muscolare sia al contempo fortissimo e delicatissimo in base agli stimoli che gli vengono somministrati.

La sua capacità di adattamento e compensazione permette alle fibre di diventare più grandi e forti grazie ad uno stimolo sufficientemente allenante e con una frequenza ben definita, portandoci così a cambiare aspetto fisico in meglio.

Al contempo però ha un’eccellente capacità di adattamento a ribasso.

La cosiddetta decompensazione dettata dal de-allenamento, dalla troppo poca frequenza alla stimolazione dei gruppi muscolari conduce ad una rapida riduzione delle performance guadagnate anche in mesi di allenamenti d’élite.

Le articolazioni da prima ampiamente fortificate da una maggior mobilità anche sotto carico importante divengono meno elastiche e al primo stimolo più impegnativo comunicano il loro coinvolgimento non più fluido e arrugginito: globalmente la condizione fisica cambia adattandosi in peggio!

Insomma quella del BODY BUILDING una battaglia senza fine dove se abbassi la testa troppo a lungo vieni sopraffatto, ma se martelli duro e con continuità diventi un Leone.. o una Leonessa!

Nulla di più giusto ai miei occhi di come forgiarsi alle regole della vita: per questo reputo questa disciplina fortemente educativa a livello di crescita personale .

Sono in tanti che giustamente definiscono l’allenamento fisico come un farmaco dicendo che “deve essere dosato in base al soggetto”.

In base alla sua capacità di adattamento agli stimoli, deve essere intenso a sufficienza senza condurre però il soggetto a periodi di stop per il recupero troppo prolungati per evitare il successivo de-allenamento.

Al contempo non deve essere troppo basso in intensità altrimenti non produrrà effetti conducendo ugualmente al de-allenamento.

Bisogna stare sul pezzo almeno 300 giorni l’anno per produrre risultati concreti e quindi scegliere con attenzione quei restanti giorni di libertà dove sarà giusto rompere gli schemi.

Spesso mi chiedono:

“MA TU NON SGARRI MAI?“

La mia risposta è molto semplice.

“Solo quando ne vale la pena. E se ho qualcosa da festeggiare… Perché no?!“

Ed ogni volta, in ogni caso toccherà fare i conti con gli effetti collaterali degli sgarri.

Insomma.

Ogni periodo successivo alle feste di Natale bisognerà farsi in 4!

Ogni inizio stagione dopo lo stop estivo toccherà farsi in 4!!

Ogni volta che giunge un motivo per fermarsi ,
o interrompere un percorso alimentare specifico bisognerà accettare una, seppur contenuta, retrocessione!

Ogni volta che si partirà dopo uno stop bisognerà ricordare che uno degli errori più comuni quando si decide di far ripartire un progetto fisico di alta fascia è non capire “che ogni scala va iniziata dal gradino più basso”.

Bisognerà nuovamente “ rispettare le tappe “ perché ogni salto genererà un eccesso o una carenza, minando il percorso in partenza.

IL MIO LAVORO È ALLENARE LE
PERSONE E ATTRAVERSO UN DATO STILE DI VITA CONDURLE A MIGLIORARE IL PROPRIO STATO DI FORMA FISICA.

IL MIO ESEMPIO OGNI GIORNO PER I MIEI ALLIEVI NON È QUALCOSA DI STUDIATO O QUALCOSA CHE SCELGO DI FARE PER OTTENERE IN LORO UNA REAZIONE.

È SEMPLICEMENTE AGIRE FACENDO QUELLO CHE È NECESSARIO PER RAGGIUNGERE I MIEI OBIETTIVI EVITANDO AL CONTEMPO DI INCAPPARE IN QUALCOSA CHE PER SUA NATURA È DIVERSO DA QUELLO CHE RAPPRESENTA LA MIA META .

Se vogliamo smuoverci dalla condizione nella quale ci troviamo, siamo noi con le nostre scelte a fare la vera Differenza più che il programma stesso.

#MAGNATVAPIZZ’!

Marco Ferraiuolo
TOP COACH SBB

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