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IL BODY BUILDING FEMMINILE

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UNA CHIAVE DI LETTURA CHE PARTE DALLA SIGNORA MARIA E VA SINO ALLA MISS UNIVERSO

Come ho già detto più volte il body building maschile e quello femminile sono abbastanza diversi.

In realtà non è il body building in sé ad essere diverso, ma è la differenza di reazione che ha la donna rispetto all’uomo agli stimoli allenanti e quelli alimentari.

Se devo essere pignolo, non è neanche quella la differenza vera e propria, ma è l’impostazione di vita nettamente diversa che porta la donna a reagire diversamente agli stimoli allenanti.

Giusto pochissimi giorni fa ho urlato per 3 volte per la vittoria di 3 titoli di MISS UNIVERSO ICN, 2 professionistici e 1 amatoriale proprio grazie a 2 fuori classe: Jessica Macera e Elena Ferretti, rispettivamente nelle categorie SPORT MODEL PRO e FIGURE PRO per Jessica e BIKINI NOVICE per Elena.

Ora vi chiederete cosa c’entrano queste 2 fantastiche atlete con la signora Maria di 45 anni dal peso di 65 kg con il 25-30% di grasso e che sogna di avere un fisico migliore per stare bene con se stessa?

Apparentemente nulla, ma in realtà ci sono molte cose in comune.

LE COSE IN COMUNE

  1. Tutte e due lavorano
  2. Tutte e due probabilmente hanno famiglia e figli (nel caso di Jessica si)
  3. Tutte e due vivono dei proventi che arrivano dal loro lavoro e non hanno sponsor che le mantengono per allenarsi
  4. Se la signora Maria si allena, allora tutte e due si allenano
  5. Tutte e due hanno una vita extra-lavorativa.
  6. Tutte e due mangiano.
  7. Tutte e due bevono.
  8. Tutte e due hanno i problemi della vita di tutti i giorni, come ad esempio il mutuo da pagare, bollette, figli da scarrozzare nelle varie attività, ecc…
  9. Probabilmente tutte e due hanno una casa da accudire.

Ma ci sono anche delle diversità

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LE DIVERSITA’

  1. L’atleta mangia per ottenere una performance atletica e fisica e la signora Maria mangia quello che le capita
  2. L’atleta si allena programmando il lavoro in funzione di un risultato ben preciso in una data ben precisa, la signora Maria si allena quando può e fa quello che l’annoia di meno.
  3. L’atleta ha una ciclizzazione degli allenamenti, la signora Maria ha la scheda dell’istruttore che spesso è precompilata.
  4. L’atleta alterna le fasi di intensità alternate a quelle di scarico per migliorare sempre e non scoppiare mai e il tutto in una progressione annuale, la signora Maria NON sviluppa intensità sufficiente e non riesce ad avere una progressione degli stimoli e quindi rimane sempre “stanca”.
  5. L’atleta abbina l’alimentazione all’allenamento che è abbinato alla programmazione, la signora Maria mangia quello che le capita, si allena come capita e non programma nulla.
  6. L’atleta ha un programma cucito sulle sue caratteristiche e tiene presente dei 9 punti sopra elencati che sono in comune con la signora Maria, la signora Maria si allena secondo schemi prefissati e generalizzati e spesso sbagliati.

Insisto spesso nel dire che la filosofia di SBB parte dall’applicazione delle regole allenanti sulle persone normali, le stesse regole vengono esponenzialmente amplificate sul campo e aggiustate per gli atleti ed infine l’elaborazione “agonistica” viene semplificata per ritornare all’utente base (come specificato nel mio ultimo e-book PROGRAMMI SOSTENIBILI, NATURAL E VINCENTI ( https://www.sustainablebb.com/programmi-natural-corso/ ).

E la domanda che bisogna porci non è quella del MA IL CAMPIONE PRENDE DOPING?

Ma quella COME POSSO APPLICARE LE STESSE REGOLE DEL CAMPIONE ALLA PERSONA COMUNE SENZA FARLE FARE COSE CHE NON SONO SOSTENIBILI PER LORO?

IPOTESI DI INTERVENTO SULLA DONNA NON ATLETA

Proviamo a vedere come avvicinare tra loro le 6 diversità sopra descritte dalla A alla F.

  1. Innanzitutto si potrebbe creare un profilo alimentare alla signora Maria che sia indirizzato e quantomeno con un apporto calorico sensato e monitorato. No… non mi sto riferendo ai vari conta calorie e macro, ma semplicemente una alimentazione che apporti macro e micro nutrienti IN MEDIA giusti per il soggetto, che preveda una vita sociale, una selezione di alimenti molto ampia e che sia di gusto togliendo di mezzo gli eccessi in alto e in basso, e soprattutto che preveda anche IL LAVORO che la signora abitualmente svolge. Sei in ufficio e ti muovi pochissimo ogni giorno? Non hai il metabolismo lento, ma semplicemente NON TI MUOVI !!! quindi nessuna reverse del mondo la accelererà, ma solo alzarsi e camminare.
  2. Sarebbe veramente importante dare obiettivi finali ed intermedi anche alla signora Maria, questo porta ad avere quella che viene chiamata ADERENZA al programma. Tipo creare una tabella sensata di rientro del peso da rispettare, oppure dei bonus se si fanno gli allenamenti settimanali previsti per un certo periodo di tempo (una ragazza odiava il cardio, e io le dicevo che se veniva in palestra 4 volte a settimana il cardio glielo toglievo).
  3. La ciclizzazione è importante sia per l’atleta che per la signora Maria. È importante abbinare dei periodi in cui si “pesta duro” (sempre nel rispetto del livello di allenamento) e momenti che si rallenta, ma tutto in ottica di progressione, se ad esempio si fa intensificare la signora sino ad un RPE 7, bisognerà aumentare il lavoro a tale soglia dopo lo scarico oppure aumentare la percezione dello sforzo, o anche aumentare i carichi e vedere che lo sforzo rimane identico.
  4. È importante insegnare l’intensità alla signora Maria perché troppo spesso non sa cosa sia, ma soprattutto bisogna capire le situazioni infiammatorie e vedere QUANDO E SE applicare intensità almeno all’inizio
  5. Se la condizione della signora Maria all’inizio è in stato di infiammazione locale o sistemica (edema, gonfiore, dolore al tatto epidermico, afte, ecc….) sarà importante creare un programma che prevede un allenamento che porta uno stimolo e non una infiammazione, ad esempio se la signora è disidratata, edematosa, con alimentazione totalmente sballata, non è di certo una attività aerobica o di tonificazione generale che dovremo darle, ma un qualcosa che la aiuti in primis a lavorare sul ripristino delle funzioni neurali (spiegato abbondantemente nel video corso BB4woman).
  6. L’errore più grosso infine non lo fa la signora Maria ma il suo allenatore che ragiona a 3×15 “perché tonifica e non ingrossa” oppure su macchine che lavorano solo a livello locale (adductor e abductor) e non a livello sistemico.

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Ora la chiave di volta sta nel saper riconoscere le VERE diversità tra una atleta e una signora che vuole solo migliorare.

Il problema di base è capire la situazione iniziale di chi per 10-20-30 anni non ha curato il proprio fisico, oppure lo ha fatto in maniera fortemente errata, come ad esempio scarichi dei carboidrati selvaggi e ripetuti, oppure scarichi calorici assassini (i peggiori), allenamenti troppo intensi, troppo frequenti ed in condizioni estreme.

RAGIONIAMOCI SOPRA

Per aiutarti a capire ti faccio un piccolo ragionamento.

  • L’allenamento provoca una infiammazione locale o sistemica.
  • L’infiammazione è mediata dal sistema immunitario che deve compensare un danno muscolare e metabolico cellulare indotto.
  • La compensazione del danno muscolare e metabolico porta al miglioramento delle condizioni.
  • Quindi l’infiammazione DEVE ESSERCI se si vuole raggiungere uno standard elevato e ottenere il miglioramento, solo che deve essere sempre tenuta sotto controllo.
  • L’eccesso di infiammazione porta poi a scompensi del sistema immunitario e linfatico e di conseguenza ormonale.
  • L’infiammazione non è solo conseguenza dell’allenamento, ma anche di disidratazione, denutrizione o ipernutrizione, obesità o eccessiva magrezza, eccessivo allenamento o sedentarismo, mancanza di ore di sonno, troppo lavoro o situazioni troppo stressanti.
  • IL PROBLEMA NON L’INFIAMMAZIONE MA L’ECCESSO DELLA STESSA!

Quindi la chiave di volta sta nel capire il grado di infiammazione della donna che abbiamo di fronte per comprendere che allenamento e che stimolo somministrare in sala attrezzi, il tutto per evitare ulteriore infiammazione e rallentare nuovamente un sistema in costante criticità per una elevata attività immunitaria.

In poche parole, se il sistema immunitario è molto attivo per combattere situazioni infiammatorie date da uno stile di vita controproducente, non lo sarà altrettanto per la difesa da malattie, virus, batteri.

Ora… come capirlo?

Il corpo invia un insieme di segnali più o meno evidenti che insieme ad una rilevazione degli stili di vita ci può portare (con termini alquanto spannometrici) a livelli ipotizzabili di infiammazione e comprendere se l’allenamento deve essere più neurale, meccanico o metabolico e soprattutto COME deve essere neurale, meccanico e metabolico.

Immagine che contiene persona, edificio, corte, pavimento
Descrizione generata automaticamenteEd è qui la vera diversità tra atleta e donna comune, che per l’atleta l’attività prevalentemente neurale è molto diversa da quella dell’atleta e la stessa cosa vale anche per la meccanica e la metabolica.

Ma la diversità, il dosaggio e la combinazione di questi stimoli è ugualmente importante sia per l’atleta che per la signora Maria, solo che l’atleta gioca con questi stimoli per indurre degli stati infiammatori controllati e avere un adattamento a lungo termine, mentre invece la signora Maria deve abbassare gli stati infiammatori grazie a degli adattamenti che arrivano da stimoli indotti finalizzati ad una accelerazione delle funzioni neurali.

In poche parole, una accumula quantità di stimoli per infiammare un sistema molto efficiente e creare un compenso cercando una efficienza migliore…

L’altra stimola il sistema molto poco efficiente per riattivarlo e recuperare lo stato infiammatorio grazie alla capacità di assorbimento data dall’efficienza del sistema stesso.

L’errore comune è credere che le atlete siano persone dalla salute cagionevole per una situazione di eccesso di allenamento e denutrizione, quando in verità è l’esatto opposto, solo una persona in salute può pretendere di avere dei compensi così eclatanti senza effetti rimbalzo pericolosi ed imprevedibili.

Proprio in questa ottica è importante rivedere tutti i significati di tali stimoli.

Ora le domande che ti pongo sono queste…

  • Hai mai ragionato in questi termini?
  • Hai mai fatto un qualcosa per accelerare delle funzioni anche in ottica di salute?
  • Hai mai pensato che l’allenamento può essere ciclizzato anche su un soggetto sedentario?
  • Hai mai pensato a quali step siano necessari per ottenere il tutto?
  • Hai mai compreso veramente quali sono i meccanismi che stanno dietro ad un allenamento mirato in ottica performance atletica o estetica?

Se la risposta è NO ti invito a prendere in considerazione 2 miei percorsi professionali

  1. Body Building 4 woman ( https://www.sustainablebb.com/corso-online-bodybuilding-donna/ ) per comprendere bene come dosare gli stimoli in base a stili di vita e stati infiammatori.
  2. E a seguire, quando avrai compreso bene il corso al femminile il PROGRAMMI SOSTENIBILI, NATURL E VINCENTI per creare le tabelle d’allenamento necessarie ( https://www.sustainablebb.com/programmi-natural-corso/ )

Un abbraccio

Riccardo Grandi

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