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Natural e finti – veri Natural: la verità.

alessandro manfedi natural body building

Ultimamente vediamo natural fantastici! Al limite dell’incredibile con definizione e masse assolutamente fuori dalla norma.

Matteo Mazzotti natural body building

Aggiungiamo anche il fatto che si vedono crescite miracolose di anno in anno… 3-4-5 kg di massa magra su atleti di spessore ragguardevole.

Ed ecco che tutti rimangono a bocca aperta.

Ma la domanda che sorge spontanea è una sola.

Com’è possibile?

Sarà panca, stacco e squat con i piedi in una certa maniera? Sarà il pulley in cifosi? Saranno i macro calibrati al millesimo di grammo? Sarà che ci si allena di piu? Di meno? Più intensamente? A buffer?

Tutti hanno la loro teoria, e spesso la teoria è guidata più da esigenze di divulgazione che non da un OGGETTIVO METODO RIVOLUZIONARIO.

Partiamo da un presupposto… che se vuoi essere grosso e tirato fuori dalla norma da natural for life, da ragazzino dovevi essere già tale, ovvero essere già più muscoloso dei tuoi compagni di classe, meno grasso, più bello fisicamente, più prestativo, forte ed agile.

Insomma, tutto questo si chiama GENETICA.

Ora immaginiamo un ragazzino con una genetica fantastica che si allena e mangia bene sin dall’inizio… 10 kg di massa magra il primo anno, 5-6 il secondo, 2-3 il terzo, dal quarto in poi 1-1,5 (come riportato nell’articolo di Domenico Aversano su www.skepticaldragoon.it).

Ora immaginiamo lo stesso ragazzino che si allena e mangia per 5-6 anni malissimo.

I primi anni mette se va bene 1-2 kg l’anno, poi va in mano ad un allenatore bravo che lo fa allenare e mangiare bene, ed ecco che il ragazzo mette di botto 6-7 kg in un anno (quelli che non ha messo prima) ed ecco che si inizia ad urlare al doping.

Ora prendiamo il body builder che riesce (grazie ad una genetica fantastica) a vincere le gare con tecniche ignoranti, allenamento ad istinto, alimentazione fatta di scariche di carboidrati mostruose e diminuzioni d’acqua impensabili.

Ecco… ora immaginatelo in mano a chi riesce a capire quanto è stato sfruttato il suo limite genetico, riesce a comprendere come farlo recuperare a livello neurale e lo fa mangiare senza scariche di carbo e acqua… ecco che il tal campione si ritrova sul palco l’anno successivo TRASFORMATO e tutti si scatenano dandogli del dopato!

Infine esaminiamo l’ex dopato.

Colui che oramai 40enne è da più di 10 anni che non usa più nulla.

Cosa ci troviamo davanti?

Probabilmente un atleta che si è allenato sempre forte e che (volente o nolente) ha ancora una spinta esogena passata, ha un modo di allenarsi “vecchio stampo” (zero carbo, scarico acqua, sale, ecc…) e che (esattamente come quello sopra descritto) se lo si fa recuperare e mangiare meglio potrà avere ancora un margine di miglioramento evidente, lasciando stupiti tutti ed ovviamente indicando il doping come una ovvietà dal momento che in passato ne ha già fatto uso.

Ma la verità qual è?

Che c’è sempre un potenziale genetico e che tal potenziale può essere ben sfruttato oppure no.

Non raccontiamoci le favole… se una grande atleta va sul palco vuoto, esausto e scarico, e messo così vince, probabilmente portandolo con sistemi più confacenti e rispettosi del suo sistema nervoso, avrà un miglioramento netto!

Se un ragazzo ha una crescita miracolosa dopo 5-6 anni di allenamento è perché il suo potenziale genetico non è stato assolutamente sfruttato prima.

Ora prendiamo il campione o l’ex dopato…

Il campione ha messo materialmente 3-4 kg di massa muscolare? No… semplicemente avrà 3-4 kg di acqua intracellulare e glicogeno in più.

Ma è OVVIO!

Se arriva da zero carb, zero acqua e no sodio, il minimo che si possa avere è una maggiore definizione e maggiori volumi.

L’anno successivo sarà veramente improbabile che si ripresenti con 3-4 kg in più.

Con questo che cosa voglio dire? Che prima di urlare al doping bisogna vedere sempre da dove parte il soggetto.

Quando è partito con gli allenamenti? Cosa ha fatto da bambino come sport? Un bambino che ha fatto sport esplosivi è sicuramente più portato a mettere messa magra. Com’era da ragazzino? Grasso o secco? A che età si è sviluppato pienamente? A 13-14 anni era ancora un mezzo bambino o era già con peli, barba e muscoli?

Anni fa ho seguito Marco Bassi nella sua preparazione per gli italiani NBFI 2014, e da un anno con l’altro si è presentato letteralmente trasformato, ma al tempo quasi nessuno lo additò come dopato, perché Marco ha un’immagine di se molto pulita ed eticamente corretta.

Quest’anno ho portato in gara Matteo Mazzotti che ha vinto il titolo NBFI nei leggeri, ed ebbe un esordio nel 2014 poco soddisfacente.

Quest’anno le sue striature sui glutei erano pazzesche e la densità faceva scuola… ma non aspettatevi di vederlo 5 kg in più il prossimo anno. Il programma per lui è circa 0,5-1 kg in più nei punti giusti con una maggiore qualità.

Ma se un ragazzo mette 6 kg in un anno perché trova chi lo allena decentemente, ecco che gli si dà del dopato.

Ragazzi… non pigliamoci per il culo…

Quando un grande atleta mi si propone davanti chiedendomi di prepararlo io mi domando sempre che cosa possa fare di più di quello che non abbia già fatto, ma esaminando la situazione, quasi sempre si può agire su qualcosa per migliorarlo nel giorno che conta, anche solo per il fatto che dandogli uno stimolo differente lui reagirà positivamente.

Questo articolo è per rispondere a chi dà del dopato gratuitamente e a chi non è in grado di vedere oltre il proprio naso.

La crescita “miracolosa” (non di certo 15 kg) ci può stare… la cosa puzza se viene sistematicamente ripetuta e la differenza dai blocchi di partenza è eccessiva.

Concludo dicendo: credete ai vostri sogni, ma sappiate che se avete 30 anni e sino a ieri siete stati sul computer, difficilmente vedrete un fisico da body building.

Ma se così fosse, non date del dopato a chi ha cominciato a darsi da fare a 6 anni.

Buon body (and mind) building a tutti

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