Paleodieta – Che cos’è? Funziona? Quali alimenti sono consentiti? Va bene per un protocollo di Natural Bodybuilding?
Già negli anni ’30 si cominciò a parlare per la prima volta di DIETA PALEOLITICA, la sua creazione si attribuisce in quell’epoca, ad un dentista canadese, di nome Weston A. Price (noto per le sue teorie sul rapporto nutrizione – salute dentale e fisica). A seguito dei suoi viaggi in giro per il mondo si rese conto che alcune popolazioni che vivevano allo stato primitivo, riportavano una totale assenza di diverse malattie, tra cui la carie e la tubercolosi.
Verso la fine degli anni ’90 i coniugi Eades Michael (medico) e Mary (biologa) , pubblicarono il libro “Dimagrire bene, dimagrire mangiando”.
Questo testo creò la base per quella che oggi è conosciuta come paleodieta; non uscì con questo nome ma il libro parlava a tutti gli effetti di una dieta EVOLUTIVA.
Storia della paleodieta
Nei primi anni 2000 fu portata alla ribalta e resa famosa da colui che si può definire il papà della paleodieta moderna (paleo e moderna sono due parole che non dovrebbero trovarsi mai nella stessa frase 😁 ) Loren Cordain, un nutrizionista studioso di alimentazioni preistoriche, scrittore di molti libri ed insegnante di “”Salute e Scienze Motorie” all’Università del Colorado.
La sua versione di paleodieta è sicuramente la più conosciuta nel mondo, soprattutto in Italia, dove grazie alla divulgazione portata avanti da Claudio Tozzi e diversi medici nutrizionisti, vanta un buon numero di seguaci.
Nel 2011 poi, Il Dott. Loren Cordain tenne un seminario di due giorni proprio a Roma e indovina un po’: io c’ero!
Dai un’occhiata alle foto qui sotto 😊.
Per onore di cronaca credo sia giusto menzionare anche un’altra versione di dieta evolutiva: la EvoDiet, proposta da Giovanni Cianti. Nella sua versione di dieta evolutiva c’è anche un tipo di allenamento (il ciclo H-PO) da affiancare alla Evo, che, seppur molto simile alla Paleodieta è leggermente più radicale.
Nel 2012 Cianti tenne anche un corso a Roma riguardante questi suoi protocolli e indovina… sì, c’ero anche io!
Diete evolutive e paleodieta: cosa sono?
La dieta paleo si basa principalmente sulla scelta delle fonti alimentari: devono essere preferiti i cibi che erano (o potenzialmente potevano essere) reperibili nel paleolitico. Sì quindi ai cibi rinvenibili direttamente in natura e bando, invece, a quelli che necessitano dell’intervento dell’uomo per venire ad esistenza. Per 2,5 milioni di anni cibi “non raffinati” hanno caratterizzato ed accompagnato la nostra evoluzione.
Questo potrebbe sembrare complicate, invece si tratta semplicemente di evitare gli alimenti che sono entrati a far parte delle nostre abitudini alimentari in modo “artificiale”, cioè nel periodo post agricoltura, quando i nostri progenitori passarono dall’essere nomadi ad essere stanziali, circa 12.000 anni fa.
La teoria di fondo della paleodieta è che un’alimentazione che ci ha consentito di resistere ed evolverci lungo 2,5 milioni di anni non può che farci bene. Gli alimenti trattati, di contro, risulterebbero dannosi per il nostro organismo, in quanto i nostri geni hanno tempi di adattamento lunghissimi (si parla di migliaia di anni per un mutamento genetico naturale). Inserire regolarmente nella nostra dieta cibi sofisticati e non naturali creerebbe scompensi e malattie.
Questo perché il nostro DNA non riconoscerebbe tali cibi come adatti ai nostri bisogni e risulterebbero quindi deleteri al mantenimento della salute: spazzatura per l’organismo, più che nutrimento.
Quali alimenti sono vietati nella paleodieta?
Gli alimenti vietati nella paleodieta (o paleo) e nelle diete evolutive sono sostanzialmente tre:
🚫 Cereali
🚫 Legumi
🚫 Latte
e tutti i loro derivati quindi pasta, pane, formaggi etc.; generalizzando ulteriormente bisogna dunque evitare gli alimenti che subiscono un trattamento industriale.
Lista di alimenti consigliati nella paleodieta

🆗️ Carni magre (meglio se grass fed)
🆗️ Pesci e molluschi
🆗️ Frutta fresca
🆗️ Verdure
🆗️ Uova
🆗️ Frutta secca
🆗️ Olio Extra Vergine di Oliva
e, udite, udite…
🆗️ RISO (per gli Atleti!)
Ora che hai letto la lista, non ti sembra familiare? Da preparatore non posso che dirti che se un bodybuilder segue la paleodieta ha ha fatto bingo! Questo non vuol dire che se un atleta non segue la paleo dovrete costringerlo a diventarlo; così come se un atleta è vegano o segue un altro tipo dieta sia limitato. Abbiamo ormai abbastanza esempi, nel natural bodybuilding, di atleti fantastici che hanno raggiunto risultati eccellenti seguendo diete vegane o vegetariane.
Pro e contro della paleo dieta
Uno dei vantaggi più grandi della paleodieta è quello di risultare estremamente, semplice, adattabile, sostenibile ed applicabile su vasta scala.
Sarà sufficiente fare un pò di prove (ed errori) e si diventerà abbastanza bravi ed esperti da riuscire a modulare l’introito calorico e quello dei macronutrienti, in base alle proprie esigenze e stile di vita, senza dover contare in maniera maniacale macro e calorie.
Un altro punto a favore della paleo risiede nel fatto di spingerci a mangiare alimenti più naturali e meno lavorati possibile che, di base, sono comunque più sani, poiché essenziali.
Purtroppo la paleo spesso viene male interpretata ed estremizzata; alcuni sostenitori di questa alimentazione arrivano ad esagerare con l’introito proteico e la rendono davvero iperproteica, sbilanciando una dieta che nasce invece bilanciata e minimale.
Ci tengo a ricordare che l’uomo paleolitico non mangiava 1 kg di carne al giorno e nemmeno 40 uova al giorno, visto che questi cibi non erano spesso reperibili, sopratutto in queste quantità.
Paleo e altri protocolli
La versatilità della paleodieta la rende adattabile contemporaneamente a molti altri protocolli, come ad esempio:
🦴 paleozona (provata personalmente, ottima👌🏼)
🦴 paleo metabolica (provata personalmente, buona👌🏼)
🦴 paleo chetogenica (provata personalmente, si può fare ma solo per brevi periodi👌🏼)
🦴 paleo crudista (provata personalmente, buona ma eccessivamente limitante 👌🏼)
🦴 protocollo autoimmune (per fortuna non ne ho avuto bisogno😜)
e molti altri.
L’unico protocollo con cui la paleodieta non va molto d’accordo è quello della IIFYM, in quanto secondo i divulgatori più accreditati, un piccolo sgarro ogni giorno non permetterebbe MAI al nostro organismo di disintossicarsi completamente dai cibi moderni ed industrializzati, che contengono antinutrienti e che creano dipendenza.
Per esperienza, posso assicurarti che mangiare una pizza e una birra, o un piatto di pasta ed un bicchiere di buon vino, una volta a settimana non ti ucciderà e non annienterà tutti i risultati ottenuti seguendo una corretta alimentazione per un periodo di tempo sufficiente!
In caso di sgarri, l’unica cosa cui fare attenzione sono i cavernicoli che per punirti ti prendono a colpi di clava! 😁
p.s. Fai sempre attenzione ai radicalisti, fondamentalisti e PaleoNazistiTalebani. Come accade quasi in ogni ambito, gli estremismi sono sempre pericolosi.
Un paleoabbraccio NATURAL
Mauro Scarponi
– Top Coach
Una risposta
Argomento interessate trattato in modo molto puntuale e accattivante.